Palestrina esce di scena tra gli applausi

EUROBASKET: Alviti 2, Casale, Fanti 2, Scarponi 17, Righetti 15, Gori, Romeo 2, Staffieri 13, Salari, Pullazi 26. All. Bonora
PALESTRINA: Rischia 14, Rossi 12, Molinari 2, Vitale 3, Poggi ne, Di Giacomo, Samoggia 21, Brenda 6, Stirpe, Gagliardo 12. All. Lulli
Parziali: 25-17, 41-42, 61-56

Gara4 si apre col ricordo del giovane prenestino Stefano Salvatori, omaggiato anche dall’Eurobasket con un mazzo di fiori porto direttamente ai tifosi al seguito. Alla palla a due si inizia a parlare di basket giocato e stavolta parte meglio la squadra di Roma che trova più concretezza al tiro, ma il risveglio degli arancio verdi è imminente. Rossi insacca la tripla del 12-7 poi i locali volano e mettono alle corde l’avversario con l’entrata di Scarponi. L’ala scalda subito la mano ma Rischia e Vitale rispondono da tre fissando il punteggio sul 20-17. Lo stesso Vitale però deve alzare bandiera bianca e Palestrina perde una rotazione, nel frattempo Pullazi scalcia Rossi e questo risponde con una gomitata: antisportivo solo per il secondo. La raffica di tiri liberi distanzia nuovamente le contendenti, mentre Scarponi continua a bombardare la retina. Altro antisportivo stavolta a Molinari che ferma all’ultimo secondo Pullazi, Gagliardo tiene in vita i suoi che devono però attendere metà frazione per farsi pericolosi. Rossi rompe una fase d’indecisione con una tripla centrale, Alviti replica con una schiacciata dalla linea di fondo, il distacco resta di sei lunghezze grazie agli affondi di Gagliardo e Samoggia. In soccorso di Roma arriva anche il tecnico a Lulli, dopo l’ennesima decisione controversa, Eurobasket allunga sul 41-30. Ma Palestrina meraviglia tutti e in contropiede vola a dimezzare lo svantaggio. Palla persa in attacco per Roma, proteste di Bonera ma semplice richiamo arbitrale, dall’altra parte arrivano sulle ali dell’entusiasmo due bombe compresa quella di Rischia allo scadere: sorpasso 41-42 nel tripudio generale.
Solito copione coi locali con più energie nella ripresa, 10-0 di parziale che spacca nuovamente l’incontro. Pullazi glaciale dall’arco, Rossi e Gagliardo rompono il digiuno dal pitturato ma arriva anche il canestro convalidato a Staffieri dopo il fallo di Samoggia iniziato ben prima del terzo tempo. Sempre Pullazi a sfoderare il tiro pesante ma finalmente risponde Samoggia, gioco da tre punti per Pullazi che subisce fallo da Di Giacomo entrato a dare solo due minuti di riposo a Gagliardo. Sul 61-51 sembra in discesa la strada di Roma ma nel finale Rossi e lo stesso Samoggia allo scadere rimettono in corsa Palestrina. A otto minuti dalla fine timeout per Bonora, dopo che Samoggia aveva inventato una finta in grado di liberargli la strada fino al ferro: 63-60. Fase decisiva con pochi tiri a bersaglio, qui si decide la serie con Palestrina a corto d’ossigeno ma con cuore in abbondanza. E’ proprio Scarponi l’uomo decisivo con le bombe dell’allungo fondamentale (70-60), a due minuti dall’epilogo Brenda segna da tre ma Pullazi stampa il 74-65. La Citysightseeing ha la forza per l’ultimo scatto d’orgoglio del campionato, ammirabile tentativo con il -4 ripristinato a circa un minuto dalla sirena. Roma trema un po’ dalla lunetta ma Rischia non ha fortuna nella penetrazione e di fatto lascia i preparativi per la festa romana, mentre dal settore arancio verde inizia un lunghissimo applauso di accompagnamento e ringraziamento che si protrarrà ben oltre il 77-70 finale. Lacrime e sorrisi si mischiano nell’ultimo saluto della grande rivelazione del girone.