Bisceglie-Palestrina 86-59, crollo nella ripresa

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
AMBROSIA BISCEGLIE
8 21 25 41 59 62 71 86
ITOP PALESTRINA
9 17 26 33 41 43 47 59

BISCEGLIE: Stijepovic 11, Chiriatti 3, Naso 19, Rosignoli 6, Novati 14, Raschi 12, Maino 2, Annunziata , Mainoldi 4, Gori 15. All.Ciracì
PALESTRINA: Nozzolillo , Di Salvatore 7, Rossi 11, Spippoli 8, Sperduto 6, Omoregie 4, Ricciardi 12, Rischia 6, Capitanelli 5. All.Galetti

Arbitri: Borrelli e Cilento

Prima in terra di Puglia per la Itop Palestrina, con disavventura in anteprima: inizio caratterizzato dal problema “alimentare” che costringe Di Manno al ricovero in ospedale poche ore prima del match, e Palestrina a presentarsi in nove.
Positivo in ogni caso l’approccio al match dei prenestini che seppur di poco si portano avanti nel punteggio, favoriti dalle veloci ripartenze dei suoi piccoli. Bisceglie ci mette qualche minuto per scaldare la mano, ma bastano due triple in transizione di Raschi e Naso per ribaltare la situazione dal -5 al +5 (20-15).
Chiuso sotto il primo quarto, ma senza “danni irreparabili”, dalle mani dei cugini Rossi e Rischia la Itop opera il nuovo sorpasso (25-26), che è anche il risultato di metà quarto, sebbene di lì a poco giunga il terzo fallo personale di Spippoli.

Il primo preoccupante break arriva a 2’35’’ dall’intervallo con Bisceglie che colpisce dal perimetro e costringe Galetti alla sospensione. Di fatto, mancato il comodo canestro da sotto sul punteggio di 28 pari, Palestrina resta sotto fino alla sirena, accusando il -10 nell’ultimo giro di lancette e facendo mea culpa per alcune azioni condotte frettolosamente e incaponendosi in conclusioni incerte.
Psicologicamente non rientra sul parquet la stessa Palestrina, e l’Ambrosia trova poche resistenze nell’affondare i suoi colpi. Parziale micidiale che mette una pesante ipoteca sul prosieguo della gara, si toccano anche le 20 lunghezze di scarto (59-39), ma davvero troppo facile per i pugliesi.
Partita che perde di mordente col passare dei minuti, e nessuna delle due squadre sembra intenzionata ad aumentarne lo spettacolo. Si segna poco nell’ultimo quarto, con i padroni di casa forti dell’importante vantaggio maturato che ripetono meccanicamente i movimenti contro la zona prenestina, impotente di fronte la precisione dei cecchini di Ciracì. Qualche guizzo per la Itop lo regala ancora Ricciardi, mentre nel finale gli ultimi punti sono a firma dei giovani Rossi e Omoregie, con anche il ’94 Nozzolillo a fare l’esordio stagionale, ultimi ad ammainare la bandiera.
Si chiude 86-59 al Pala Dolmen, incontro durato solamente venti minuti e che ha invece lasciato al manipolo di tifosi arancio verdi giunti in Puglia l’amarezza per la resa offerta nella ripresa.