Moretti, un altro giovane 2001 in prima squadra

Francesco Moretti in azione

Dopo Andrea Cecconi, tra i 2001 è il turno di Francesco Moretti ad entrare ufficialmente nel roster della prima squadra targata Citysightseeing.
Il giovane prospetto sarà a disposizione di coach Francesco Ponticiello nei dodici (o dieci in determinate circostanze) a referto, andando tra l’altro ad occupare una delle caselle under che da regolamento in questa stagione prevede l’utilizzo di almeno tre nati dal 1998 in giù e in caso di presenza di undicesimo e dodicesimo di due 2000 o minori. Come per il suo coetaneo, la prima stagione nei ranghi della Serie B gli è molto servita per accumulare un’esperienza finora confinata ai campionati giovanili, dove peraltro si è messo in evidenza con la Under 18 Eccellenza e la Serie D. Playmaker vecchio stile che ama impostare l’azione e mettere in ritmo i suoi compagni, a detta dei suoi allenatori si tratta di uno degli elementi che ha compiuto maggiori progressi recentemente e mira a migliorarsi ulteriormente. Non disdegna il tiro, cosa che lo ha messo in mostra a Battipaglia nella sua gara da high stagionale: 13 minuti con 15 punti e 4/4 da tre. Per il diciottenne di Palestrina 42 minuti per rompere il ghiaccio nella categoria, ed ora l’occasione di ripetersi sempre sfruttando i consigli di staff tecnico e compagni.
Una stagione importante con compagni esperti nel tuo ruolo e non. Quali sono i segreti del mestiere che hai catturato da loro e le qualità che hai migliorato?
“Il primo anno in una squadra senior mi ha dato l’opportunità non solo di farlo coi grandi ma di farlo con una squadra di grandissimo livello. Ho avuto modo di capire le dinamiche di questo campionato, mi ha permesso di migliorare soprattutto sulla tecnica e a ruota tatticamente perché è tutto diverso. Rubavo con gli occhi di allenamento in allenamento, anche in partita, spero di averne fatto frutto per le mie caratteristiche personali non solo a livello di gioco, ma pure nell’aspetto mentale e come ci si deve approcciare al lavoro.”
Dove arriverai non si sa, ma già essere in prima squadra è un traguardo. Quanto conta per te? quanti sacrifici impone a ragazzi che vorranno arrivarci come te?
“Conta perché rappresenti la società della città in cui sei nato e dove hai sempre giocato, per arrivarci serve dedizione al lavoro, allenarsi sempre e in maniera costante, rimanere sul pezzo pensando che si migliora di giorno in giorno in palestra, stringendo i denti quando c’è da stringere e lavorare su te stesso.”