Napoli si prende subito gara1: 64-73

CITYISIGHTSEEING PALESTRINA: Fiorucci, Moretti ne, Rischia, G.Rossi 3, Banchi 4, Morici 10, Ochoa 6, Beretta 10, Santucci, Rizzitiello 14, Mattei ne, Carrizo 17. All. Ponticiello
GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI: Guarino, Chiera 13, Malagoli, Erkmaa 3, Molinari 2, Di Viccaro 14, Dincic 4, Giovanardi ne, Bagnoli 24, Puoti, Milosevic 3, Milani 10. All. Lulli
Parziali: 21-25, 32-38, 51-58

Parte dal PalaIaia una delle semifinali con maggiore esposizione mediatica ricevuta in settimana.
Nessun empasse all’inizio, Palestrina in un minuto va sul 6-2 dopo una superba stoppata di Beretta. Guarino inseguendo Morici subisce un guaio muscolare ma Napoli non si scompone sorretta da Bagnoli: schiacciata del -2 e poi gioco da tre punti del sorpasso. Rossi scalda la mano da otto metri ma è Morici l’uomo della provvidenza, con l’apice del canestro e fallo antisportivo subito. Proprio l’uscita per due falli dell’argentino fa partire la rimonta ospite, sotto di sette lunghezze, con una rimessa veloce dal fondo e due realizzazioni con tiro aggiuntivo. Napoli galvanizzata da Milani chiude il quarto in vantaggio con due magie di Bagnoli: 21-25.
Canestro in allontanamento che Carrizo replica ad inizio secondo quarto ma l’inerzia è ancora per i campani, più lucidi e reattivi in questa fase, Molinari segna da sotto, Bagnoli dalla media e Milani brucia tutti depositando il 23-31 che costringe Ponticiello al timeout. Palestrina è in difficoltà e lo si vede dalle percentuali in lunetta, il distacco tocca anche il -12 poi la sfida si accende ulteriormente e mostra segnali di nervosismo, tre tecnici alla panchina ospite fanno sì che Lulli debba andare negli spogliatoi, ma Palestrina non ne approfitta completamente. Rosicchia solamente quattro punti anche se dalla difesa arrivano segnali di risveglio (28-36), torna nella mischia Bagnoli che però commette fallo in attacco su Ochoa e Palestrina ritrova punti dal campo con Rizzitiello che taglia e riceve il suggerimento di Morici. Anche meno quattro per i padroni di casa prima che Bagnoli a modo suo concluda un primo tempo effervescente sul 32-38. Guarino intanto sembra non farcela, toccandosi dietro la coscia, Palestrina scende nuovamente oltre la doppia cifra ma ha forze mentali per tenersi in vita. Le conclusioni lasciano a desiderare, uscendo malamente dalle mani dei tiratori di casa, ma con abnegazione il risultato si fa meno cupo: 40-47. Reazione affidata ad Erkmaa che chiamato in causa non delude dai 6.75, come tutto il resto del quintetto d’altronde. Carrizo prende la squadra sulle spalle e segna canestri fondamentali: gaucho che non sente pressioni, preciso in lunetta ma soprattutto capace di una tripla senza ritmo che ristabilisce il -4 dopo la prodezza di Milosevic. Una nuova indecisione proprio a fil di sirena permette a Chiera però di fissare il 51-58 facendo imbestialire Ponticiello. Anche nell’ultimo quarto sprinta meglio Napoli, Dincic da due e Chiera in lunetta, la svolta arancio verde non arriva. Rizzitiello esagera in penetrazione e sfonda su Malagoli, i napoletani continuano ad avere freddezza e idee chiare stabilendo un +15 d’oro a otto minuti dalla fine. Va a sprazzi l’azione prenestina, Carrizo si alza ancora da tre e segna ma non può bastare la classe del #99. Allora tocca a Beretta aumentare il fatturato offensivo finora scarso e imporre il minuto tecnico alla panchina ora guidata da Trojano. L’ultima chance per sistemare le cose arriva quando è probabilmente tardi, Ochoa e Carrizo la mettono da tre per un 64-68 che riaccende la speranza del pubblico di fede arancio verde. La bravura di Napoli in tutta la serata è quella di pescara la giocata migliore nel momento del bisogno e anche qui la differenza la fa la bomba di Di Viccaro dimenticato in angolo: 64-71. E’ la mazzata finale perché negli ultimi due minuti Palestrina non ne combina una buona e lascia il meritato primo punto alla Ge.Vi.