Palestrina-Ruvo 67-81, amara prima casalinga

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
ITOP PALESTRINA
10 16 28 39 48 58 65 67
ADRIATICA RUVO
12 27 37 50 62 66 72 81

PALESTRINA: Rossi 13, Spippoli 8, Sperduto 20, Omoregie 8, Ricciardi 6, Casale , Rischia 8, Capitanelli 4, Brenda ne, Coluzzi ne. All.Galetti
RUVO: Malamov 13, Laudoni 8, Bonfiglio 21, Simeoli 13, Pilotti ne, Merletto 4, Ihedioha 7, Bonacini ne, Modica 9, Zerini 6. All.Cadeo

Arbitri: Vaccarini e Nicolini

Prima stagionale al PalaIaia per i ragazzi di Galetti, che vogliono lanciare un segnale positivo alla (finora) problematica stagione. L’avvio è confortante, supportato da uno Spippoli in vena ed a segno per tre volte, ma lo sforzo costa caro agli arancio verdi in termini di falli e i due lunghi sono costretti alla panchina. Ruvo dopo alcuni minuti di difficoltà mette la freccia del sorpasso e lascia a 10 Palestrina. Le ottime giocate di Simeoli e Ihedioha valgono la doppia cifra di vantaggio quando non è ancora terminato il primo quarto e la Itop paga anche la giornata no al tiro dei suoi esterni. Ci pensa Sperduto, con due palloni recuperati di esperienza a tenere in linea di galleggiamento i suoi, ma alla prima sirena è già 16-27. Il secondo quarto comincia con un pizzico di nervosismo per i padroni di casa, irretiti da alcune sviste della coppia arbitrale, ma l’episodio finisce per galvanizzare la squadra laziale che dal -14 rientra sino al -6 di metà frazione (28-34, realizza Rischia in attesto e tiro). La tripla di Bonfiglio rianima per un attimo l’Adriatica, sebbene il momento positivo della Itop continui e la bomba in punta di capitan Sperduto aggiunta alla nuova segnatura di Rischia regalano un 33-37 che anima anche il pubblico del PalaIaia. Sul più bello giunge tuttavia il terzo, inesistente, fallo di Spippoli e la forbice si riapre (33-44); nell’ultimo minuto si segna solo da tre e si va negli spogliatoi con la Itop a -11.

Ad inizio ripresa i pugliesi provano a spingere forte per spegnere gli entusiasmi degli arancio verde ma questi ultimi trovano nuove risorse dalla panchina, con un Omoregie scatenato e ben imbeccato da Capitanelli in versione assist-man. Buon per Ruvo che bastino un paio di azioni per ricacciare gli avversari, duri a morire. Partita che si fa agonisticamente valida e nessuno in casa Palestrina vuole risparmiarsi: ne fa le spese Capitanelli che in azione di recupero subisce un infortunio alla mano ed è costretto ad abbandonare la gara. Ricciardi sanguinoso dalla lunetta, Palestrina vede l’Adriatica ma non riesce a raggiungerla, questo il leitmotiv. A sette minuti dal termine Galetti rimette dentro Rossi che insieme al cugino Rischia conduce il tentativo di rimonta prenestino. Importantissimo il canestro di Modica che stampa sul tabellone il 62-72 in uno dei momenti cruciali del match, dopo pochi secondi arriva infatti l’antisportivo su Rossi che potrebbe aprire nuovi scenari per la Itop. Il play del ’90 fa 1/2 e sul successivo possesso Spippoli divora il canestro del -5, ribaltamento di fronte e Bonfiglio punisce lanciato da Malamov (65-74).
Molti errori caratterizzano questi minuti di gara, per la “gioia” degli ospiti in maglia blu che possono in questo modo cullarsi del buon margine accumulato. Una orgogliosa Itop gioca con grinta per ridurre al massimo il passivo ma resta ferma a quota 67 e può solo osservare il secondo successo di Ruvo di Puglia in questo campionato. Per Palestrina nuova occasione fra sette giorni, ancora tra le mura amiche, contro Trapani, sperando in miglior sorte sotto molti punti di vista.