Riscatto Palestrina, semifinale a gara5: 71-77

Manuel Carrizo esulta a Napoli

GENERAZIONE VINCENTE NAPOLI: Guarino , Chiera 15, Malagoli , Erkmaa 5, Molinari 5, Di Viccaro 4, Dincic 15, Malfettone ne, Bagnoli 19, Puoti ne, Milosevic ne, Milani 8. All. Lulli
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Fiorucci, Rischia 12, G.Rossi , Banchi 9, Cecconi ne, Morici 15, Ochoa 19, Beretta 8, Santucci 1, Rizzitiello 2, Mattei ne, Carrizo 9. All. Ponticiello
Parziali: 22-22, 36-41, 52-61

Gara4 è un win or go home per Palestrina. E di certo l’avvio non incoraggia quando Napoli cerca di ripetere la solita fuga: alla tripla di Ochoa fa da contraltare il 10-3 costruito dai padroni di casa. Anche Rischia trova la via del canestro dalla lunga ma Chiera replica pochi istanti dopo (15-8), nel frattempo si accende un lucidissimo Morici. Tre canestri dell’argentino lasciano in scia Palestrina, che dopo aver toccato il -3 si gioca la carta Banchi. Due bombe del toscano vanificano il bel primo quarto di Napoli, costretta ad arrivare al primo riposo sul 22-22. L’ultimo vantaggio campano porta la firma di Molinari poi Carrizo e il solito Banchi riprendono a martellare da fuori (26-29), ora il segnale che manda Palestrina è chiaro. Squadra nel vivo della serie, lo stesso Santucci porta energie fresche dalla panchina e non basta dall’altra parte una bomba di Molinari lasciato colpevolmente libero. Milani può solo scrivere il -1, ma Morici, Rossi e Rischia danno continuità in attacco agli ospiti. All’ennesimo riavvicinamento della Ge.Vi, complice un po’ di evidente stanchezza, Ochoa si libera dai 6 metri e restituisce fiducia nel momento cruciale del primo tempo. Frazione che Palestrina conduce con cinque lunghezze.
Nella ripresa Rossi e Rizzitiello cercano di sbloccarsi da tre, ma è nel pitturato che gli arancio verdi fanno vedere le cose migliori. Proprio lo stesso Rizzitiello e Ochoa che segna anche il libero aggiuntivo scrivono il 42-48, Bagnoli resta un fattore per i napoletani, ma in difesa il totem biancazzurro se la deve vedere con un Ochoa ispirato. Finalizzatore ma anche altruista nel premiare l’arrivo a rimorchio di Morici che schiaccia: 46-53. L’impressione è che quella di Palestrina sia un’accelerazione che potrebbe spaccare in due il match, Morici ha mano calda pure dall’arco e un bel canestro di Beretta rendono il punteggio più sostanzioso: 49-58. Bagnoli interrompe per un attimo lo show prenestino, ma Rischia è chirurgico nell’evitare la chiusura difensiva e scagliare la bomba del 52-61.
Beretta vuole imitarlo e la sua realizzazione consente di scappare sul +13, prima che di nuovo Rischia inventi da tre il massimo vantaggio della serata: 54-68. Peccato per i tiri concessi ad Erkmaa e Dincic che di fatto annullano in breve tempo lo sforzo, per Napoli dopo un timeout di Ponticiello arriva anche il -7 ma a favore di Palestrina c’è il cronometro che è intanto arrivato a segnare appena 5 minuti alla fine. Ochoa e Milani lasciano di fatto il gap inalterato, e col tempo che scorre Napoli deve affrettare i tempi, Chiera si alza da tre e regala il 66-72. Due giri di lancette all’epilogo e con un Palestrina allo stremo spazio alla classe dell’esterno di Lulli che in pratica riapre da solo la partita, altri cinque punti che incendiano il palasport. A questo punto si giocano i possessi fondamentali, Palestrina va in post-basso da Carrizo che in terzo tempo appoggia al vetro un canestro di importanza inestimabile. Sul 71-74 e 25” a disposizione lo schema di Napoli libera Dincic che però si fa scippare la palla da Morici ed allora l’argentino può chiudere il discorso. In lunetta non sbaglia neanche un colpo e in difesa si esalta stoppando Chiera nell’ultimo assalto, così sul rimbalzo catturato Carrizo può mettere la firma sul 71-77 che porta Palestrina ad una meritata gara5 tutta da vivere.