Sconfitta per gli Under 17 in casa della Tiber

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
U.S. Tiber Basket A.S.D. 12 17 29 35 48 57 63 77
PORCARELLI PALESTRINA 8 16 25 33 35 45 51 58

U.S. Tiber Basket A.S.D. :

Dal Sasso 4, Liberati, Tammurello 7, Ridolfi 5, Algeri 14, Cipriani 19, Gaffi, Ambrosi 9, Occhiuto 3, Pucci e Piccagli 16

Coach : G. Gianni

Assistente Coach : F. Trabalza

A.D. Pallacanestro Palestrina :

Gazineo, Capotorto 8, Tagliacozzo 4, Giulini 4, Nozzolillo F. 7, Cianfanelli 9, Tabbi 5, Boccia, Caporello 17, Coulibaly e Soscia 4

Coach : F. Cecconi

Assistente Coach : A. Ippoliti

Arbitri : Peraino e La Macchia di Roma

Che la gara contro la Tiber non fosse semplice lo si sapeva, ma difficile immaginare che per i ragazzi della Under 17 si tramutasse in una vera e propria disfatta. Al primo vero ostacolo, gli arancio verdi inciampano, cadono e si fanno davvero male : al Paladonati i prenestini si arrendono ad una Tiber perfetta rimediando, così, la prima sconfitta stagionale.

I prenestini ce la mettono proprio tutta per complicarsi la vita. Priva dell’infortunato Coluzzi, la squadra arancio verde forse scende in campo convinta di trovare  una squadra indebolita dai vuoti lasciati dagli ex Cianfanelli e Tabbi, ora proprio in maglia arancio verde. Trova invece una squadra agguerrita e con tanta voglia di far bene davanti al proprio pubblico che, al termine di una gara condotta dal primo all’ultimo minuto, porta a casa una meritata vittoria.

Per nulla intimoriti di affrontare una delle squadre più titolate ed accreditate del campionato, i ragazzi di Montesacro scendono in campo concentrati e determinati , hanno il giusto approccio alla gara e lasciano subito intendere agli avversari che per loro non sarà un pomeriggio facile.

I capitolini giocano un basket semplice, ma efficace : con velocità e precisione infilano più volte la difesa di un avversario che, nonostante tutto, riesce a restare in partita chiudendo sotto di un solo punto il primo quarto ( 17-16 ) ed andando al riposo lungo sotto di sole due lunghezze ( 35-33 ).

Dopo la lunga strigliata ricevuta negli spogliatoi, ti aspetti un atteggiamento diverso al rientro in campo, ed invece la musica non cambia, anzi peggiora. I prenestini sbagliano tutto quello che si può sbagliare e davanti agli occhi increduli dei propri sostenitori si sciolgono come neve al sole.

I romani approfittano dello sbandamento di un avversario in evidente stato confusionale e , colpo su colpo, allungano e chiudono il terzo periodo con un rassicurante + 12 ( 57-45 ), per poi gestire con tranquillità il vantaggio accumulato, grazie anche all’inconsistenza della reazione prenestina, fino al fischio finale della sirena che sancisce il definitivo 77-58 in favore della squadra di casa.

Partita con i favori dei pronostici, la squadra prenestina non riesce neanche a limitare i danni in previsione della gara di ritorno, chiudendo con un preoccupante – 19.

Davvero difficile commentare una prestazione talmente incolore. Ancor più difficile capire, senza nulla togliere alla convincente prestazione della squadra di casa, quanti siano i meriti della Tiber e quanti, invece, i demeriti della squadra arancio verde, inconsistente in tutti i reparti, debole in difesa ( a tratti addirittura imbarazzante) ed al rimbalzo, lenta, senza idee e poco precisa in attacco, che offre più volte il fianco al micidiale contropiede avversario. L’assenza di un solo giocatore, per quanto importante, non è sufficiente a giustificare una prestazione così deludente.

Dopo due facili vittorie contro avversari piuttosto modesti, la Tiber mette a nudo tutti i difetti di una squadra forse presuntuosa che, alla prima e vera occasione, anziché dimostrare di essere vera squadra, si lascia troppo spesso andare a soluzioni individuali destinate a naufragare miseramente contro l’attenta e concentrata difesa della squadra romana che, sebbene anch’essa rinnovata, è apparsa già solida, compatta e soprattutto concreta.

Comunque, non sarà certo la sconfitta contro la Tiber a farci dubitare della solidità del roster arancio verde. La cosa importante sarà far tesoro degli errori commessi e lavorare affinchè non si ripetano. Il campionato è appena iniziato e c’è tutto il tempo per rimediare allo scivolone. La cosa importante è tornare ad essere umili, lavorare con impegno e sacrificio, ricordando tutti che “PRIMA DI ESSERE, BISOGNA DIVENTARE!”.

In ultimo, abbiamo deciso di non parlare mai degli arbitri, qualunque sia il loro operato, ma invitiamo tutti coloro seguono e sostengono la Pallacanestro Palestrina, genitori e non, a concentrare le attenzioni sui propri beniamini in campo, sorvolando sulle decisioni dei direttori di gara : solo così potremo dare un vero contributo alla squadra, evitando  sorprese che, oltre a salate, potrebbero risultare anche amare.

Pa.Ca.