di MASSIMILIANO ROSICARELLI
Ci siamo. Mancano poche ore alla madre di tutte le partite, un Palestrina – San Severo di gara 3 della finale Playoff da giocare domenica al PalaIaia alle ore 18:00 ma sembra che i secondi ci separino da questo appuntamento.
Entri in sordina al PalaIaia e c’è un atmosfera di attesa, senti i passi di Ochoa che entrano nello spogliatoio e trovi già Banchi sotto canestro, con l’inseparabile pallone arancione, insieme a Rossi e Rischia, poi, arriva Carrizo, seguito da Fiorucci e Beretta, poi ancora Morici, Santucci, Rizzitiello. E aggiungiamoci anche la pattuglia dei nostri Made in Palestrina, Cecconi, Mattei, Moretti, Pochini, Rossi Junior per comprendere come sia intenso allenarsi per la storia, seguendo le dritte di coach Ponticiello e dei collaboratori Bernassola e Miglio. Tutti dentro il rettangolo del parquet a scrivere con i fatti una storia che domenica ci richiama in primis all’IO dell’Essere Prenestino.
“Si respira un qualcosa che ci rende consapevoli di dovercela fare.”
Tuona la frase al PalaIaia, tra un tuono meteo ed uno di un roster per niente arrendevole. D’altronde, le spalle al muro dal punto di vista sportivo le abbiamo noi che dobbiamo per forza vincere ed allora è Palestrina per tutti e tutti per Palestrina. Voi, in campo, la gente di Palestrina sulle gradinate a contornare un appuntamento storico per una cittadina che vive la terza finale consecutiva in tre anni, tanta roba per chi vive come noi di pane e pallacanestro e che dovrebbe inorgoglire tutta Palestrina per essere arrivata a toccare l’apice e forse qualcosa in più… Ed allora eccoci, pronti, carichi di entusiasmo, consapevoli delle nostre forze, perché domenica, per forza siamo chiamati a dire Palestrina per tutti, tutti per Palestrina.