20 minuti … ed è subito notte (galleria fotografica ITOP Palestrina- Potenza)

Avremmo voluto rubare il verso al grande poeta Quasimodo nel citare il suo …” ed è subito sera”; ma non avremmo a pieno rispecchiato l’impressione, che ha fatto insorgere nei suoi tifosi,  il secondo tempo della gara di domenica da parte della ITOP Palestrina.  Nel terzo quarto,  inutile nasconderlo, è scesa la notte sulla squadra di coach Galetti. Non si può regalare una partita ad una squadra come Potenza, che non è proprio sembrata trascendentale, segnando solo 5 punti in 10 minuti con un misero 1/12 nel tiro e soprattutto 5 palle perse.  L’impressione è che non si è provato nulla per cambiare l’inerzia della gara, che stava girando a favore degli ospiti, dopo  che i primi due quarti avevano visto una ottima Itop.  Un terzo quarto con un inutile Di Salvatore in campo 8′ su 10′ (ennesima valutazione negativa -8 e  0/5 nel tiro da tre e nessun tentativo da due), Rossi che, dopo un buon primo tempo (4/7 da tre e 1/7 da 2 per un +12 di valutazione nei primi 20 minuti), aveva forse bisogno di un po’ di fiato (0/3 da tre e 0/1 da due con 3 palle perse e -3 di valutazione nel quarto), i lunghi a secco di rifornimenti e con soli 3 tiri tentati (e sbagliati) e il solo Ricciardi a dannarsi l’anima ma per un deludente 1/3 nel tiro durante il 3° periodo. Un black out prolungato che ha di fatto indirizzato l’esito della gara e lasciato ancora l’amaro in bocca ai tifosi presenti sugli spalti (un po’ di più rispetto alle ultime esibizioni).  Se si pensa che nei primi 20 minuti gli arancioverdi avevano tirato con il 45% da due (9/20), il 31% da tre (5/11), contro il  23% (5/22), del secondo tempo, da due e lo 0/7 da tre punti è facile comprendere i motivi della defaiance. Solo 29 tentativi di tiro nei secondi quarti contro i 36 dei primi due quarti e valutazione complessiva di 45 nei primi 20 minuti contro 7 degli ultimi due periodi. Una squadra che domenica ha dato l’impressione di mollare l’osso prima del tempo, alle prime difficoltà presentatesi nel terzo quarto e che, se continuerà così,  rischia di perdere anche il feeling con quella parte di tifosi che, nonostante le premesse di una stagione difficile, accorre sulle tribune del Pala Iaia (circa 450 le presenze nell’ultima gara).

Fortunatamente però niente  è compromesso e in attesa del recupero di Sperduto e Rischia, ma soprattutto in attesa di segnali da parte della società che al taglio di Ambruoso non ha fatto seguire nessun arrivo, domenica si va a Patti e chissà che la Sicilia non porti ancora belle notizie alla ITOP Palestrina? Noi ci crediamo  in un’altra vittoria prima che inizi il mese di novembre,  mese dei derbies (il 14 si va a Ferentino, il 21 a Latina e il 28 al Pala Iaia arriva Rieti) e, speriamo, non …dei morti.

(agafor)

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