Raggiunto il giro di boa, a fronte degli ottimi risultati raggiunti in ambito sportivo, probabilmente più rosei delle aspettative ma di certo non casuali grazie all’immenso lavoro prodotto in questi mesi da staff tecnico e giocatori, giunge il tempo di porre alcune riflessioni. Qualcosa che continuiamo ad avvertire da tempo, e forse la bella “favola” di una squadra di giovanotti ha acuito rompendo gerarchie e pronostici. La condizione di capolista ci fa gioire ma di fatto ha più volte indotto in vari campi uno spirito oltre le righe atto a screditare, dileggiare l’operato dei nostri tesserati, in alcuni casi venendo addirittura al contatto fisico, aggiunto a un clima quasi di sfida verso il sempre numeroso e rumoroso pubblico al seguito, finanche il ricorso a video parziali e per nulla obiettivi per evidenziare situazioni di gioco.
In questo “gioco” abbiamo sempre evitato di alzare i toni o di rispondere in maniera poco professionale, ciò non toglie che teniamo a ripristinare l’esatta ricostruzione di taluni episodi o di puntare il dito verso situazioni a dir poco spiacevoli. Il tutto per evitare strumentalizzaz
E fuori dal recinto di gioco, in ultimo ma non meno importante, il sentimento di sfida e provocazione osservato su diversi campi nei confronti del nostro pubblico, insulti e gesti di dubbio gusto operati a direttori di gara voltati o, come di recente, direttamente dalla panchina e ignorati nonostante espressioni verbali ripetute e udite chiaramente da tutti, oppure cori di benvenuto totalmente sgraditi accompagnati da imitazioni di tagli della gola. Da parte di chi forse attende il match contro la capolista come una questione di vita o di morte, da esprimere accogliendo e trattando gli ospiti come nemici da combattere.
Non tollereremo in futuro analoghi comportamenti rimanendo vigili e attenti su ogni fenomeno che possa essere lesivo dell’onorabilit
Giro di boa: la nostra isola felice…e qualche sassolino
