Latina perché sei tu Latina …, (galleria fotografica)

Il parquet di via dei Mille a Latina è il comune denominatore dell’ultima e della prossima gara di campionato degli arancioverdi; infatti, dopo la conferma della squalifica del Pala Iaia per due giornate, anche domenica bisognerà recarsi nel palazzetto pontino per veder giocare la Itop Palestrina. Le premesse per il derby contro Rieti non sono buone, se si rapporta la gara da disputare con quella giocata nell’ultimo turno di campionato. Gli arancioverdi a Latina non sono stati mai in partita come punteggio, e questo ci poteva anche stare, e mai in partita come voglia di lottare e   sacrificarsi su tutti i palloni, e questo non doveva succedere affatto. Per evidenziare la scarsa verve  dei prenestini un dato salta agli occhi su tutti: solo 14 falli subiti e 2 soli liberi concessi; della serie non abbiamo neanche provato a entrare nel pitturato. Una squadra apparsa abulica fin dall’approccio alla gara, presentatasi quale mansueto agnello sacrificale destinato alle fauci della squadra locale. Possibile che quella vista sul parquet pontino sia la stessa squadra che ha espugnato due volte i campi siciliani, che ha dato del filo da torcere a tutti al Pala Iaia e ha messo paura nel primo quarto al Ferentino? Ci rifiutiamo di pensarlo e siamo convinti che l’assenza di Spippoli abbia contribuito, e di molto, alla brutta figura di Latina; prova ne è che nei 33 minuti di presenze di  Capitanelli in campo il plus minus e solo -13.  Solo nel finale gli arancioverdi hanno dimostrato le potenzialità con, ad onor del vero,  l’allenatore avversario che, da gran signore, aveva schierato tutti i panchinari (sul +23 al 31’); anche se poi un po’ spaventato dopo 4 minuti si è sbrigato a rimettere in campo  Ruini e Paparella e via, via anche gli altri.

Ai tifosi arancioverdi presenti in curva (una cinquantina) non è piaciuto il molle approccio ai duelli diretti con gli avversari, le tantissime amnesie difensive e il trascinarsi stanco sul campo di alcuni giovani elementi. Da salvare con lode solo la prestazione di Omoregie che ha continuato per tutta la gara a pensare positivo ed ad inventarsi conclusioni, seppur difficili, contro avversari del calibro di Soloperto e Rotondo. Troppo pochi i tiri tentati dalla squadra  (69) e troppo basse le percentuali di tiro da due (23/50 pari al 46%) e da tre (2/19 per un misero 11%).  Scarso il contributo di Rossi e Ricciardi (che ci hanno abituato a ben altre prestazioni) e quasi nullo, stavolta, il contributo di Coraggio (3/11 nel tiro). Rientrava anche capitan Sperduto (e questa  è stata l’unica bella notizia) ma non ci si poteva aspettare al suo rientro una prestazione da subito positiva. Discorso a parte per Nozzolillo apparso abulico e completamente assente dal campo ma il ragazzo, a 16 anni, ha giocato 6 gare ufficiali in otto giorni.  Con l’emergenza dell’infermeria ancora piena e ancora lontana la possibilità di recuperare Rischia, con Di Salvatore sempre più al palo e Spippoli ancora fermo per un po’ di giorni bisognerà interrogarsi se è il caso di non convocare  con le giovanili i ragazzi  impegnati in prima squadra; almeno per qualche gara.  Solo così potremo non assistere a queste prove così abuliche e sperare in tempi migliori magari sul fronte del mercato.  Domenica speriamo sia tutta un’altra musica contro una diretta antagonista come Rieti che però, nelle ultime giornate, ha racimolato 8 punti in 4 gare (scusate se è poco). O Latina perché ancora a Latina..

(agafor)

Diritti fotografici  pallacanestropalestrina.it. In caso di pubblicazione citare fonte (pallacanestropalestrina.it) e autore (agafor)

clicca sopra l’immagine  per vedere la foto completa