La lezione del silenzio

Mentre la nostra squadra sta attraversando la Penisola rientrando nella città del Pierluigi sta piovendo. Sono per qualcuno le lacrime di una sconfitta in cui per una domenica tutto non è andato secondo le nostra aspettative. Le parole del nostro coach sono esattamente quelle della linea aziendale della Pallacanestro Palestrina. Non ci piangiamo addosso e neanche siamo abituati a lamentarci. Si vince si perde tutti insieme facendo tesoro di quanto ieri è accaduto sul parquet del Barcellona. Siamo certi però che certe lezioni sportive vadano dritte al cuore di tutti noi che ci mettiamo la faccia ogni giorno nel nome di questo glorioso Club. Siamo certi che già domenica a Cagliari vedremo una squadra che sappia fare canestro con regolarità e alla fine vincere.
Siamo la Pallacanestro Palestrina e, la storia recente ci insegna che quando si cade, lo si fa per una domenica solamente, non per due di fila. Avanti tutta sicuri di avere un roster capace di rialzarsi dopo una sconfitta e, guardando la classifica, la vetta dinsta appena 2 punti. Non dimentichiamolo mai: una città, una squdra, una storia, Pallacanestro Palestrina.

Queste le dichiarazioni di coach Lulli.
“Sostanzialmente la responsabilità della sconfitta di ieri è solo nostra, dovuta ad un pessimo approccio e all’incapacità di gestire altre situazioni che noi non possiamo controllare (quello che ho visto ieri raramente mi è capitato di vedere nella mia carriera), ma dobbiamo solo pensare a noi stessi, alle nostre mancanze, a recuperare la salute fisica prima possibile, a tornare ad allenarci tutti insieme e più determinati che mai. Sapevo che sarebbe potuto succedere questo, perché quando dico che siamo un cantiere aperto non sto scoprendo l’acqua calda, ma è un dato di fatto dovuto a tante piccole cose che ancora non ci permettono di lavorare come vorremmo! È una sconfitta che fa male, complimenti agli avversari, stringiamo i denti, abbassiamo il “sedere” e andiamo a Cagliari per tornare con i 2 punti.”