Derby a Palestrina che spera ancora 75-54

CITYSIGHTSEEING PALESTRINA:  Baroni 3, L.Perna 10, Rossi 16, Molinari 1, Omoregie 9, Di Giacomo 16, Cara ne, Brenda 11, S.Perna , Samoggia 9

All.: F. Longano

VIRTUS EUROBASKET ROMA: Vaiani 3, Casale 17, Romeo 1, Guagliardi 8, Staffieri, Montesi 13, Pierangeli 2, Stella, Tomasello 2, Barraco 8

All.: L. Bongiorno

Arbitri: Enrico d’Orazio di Vittorio Veneto e Andrea Vigato di Este

Parziali: 16-8, 30-26, 47-41

Palestrina si gioca tutto o quasi davanti il proprio pubblico, solo una vittoria consentirebbe di proseguire nel sogno playoff e il derby con l’Eurobasket facilita il lavoro di preparazione per Longano che si ritrova tra le mani una squadra motivatissima. L’inizio è stentato, brillano in pochi, il punteggio non si sblocca, Palestrina segna per prima ma senza dare seguito, allora una fiammata dell’Eurobasket basta a movimentare la serata e far schizzare il risultato: due bombe in successione ed è 2-6. Tomasello avvinghia in meno di un quarto già dieci rimbalzi, gli errori di Samoggia denotano invece un brutto andazzo, l’arresto e tiro in contropiede di Casale invece vale un buon +6. Palestrina in difficoltà? Ci pensa Brenda e il Palaiaia si rianima, una tripla per sperare e infatti da lì in poi è un assolo della squadra di casa, dal 2-8 si passerà in pratica al 16-8 della sirena, grazie ad un Perna ispirato e al gioco efficiente sotto canestro di Di Giacomo che domina e chiude il quarto con una schiacciata. Casale la riapre quasi da solo, romani di nuovo a contatto ma ricacciati indietro dai punti del solito Di Giacomo, terminale preferito dei prenestini che ripaga con percentuali altissime. Mentre Bongiorno cerca di limitare il lungo di casa che perfeziona il 24-15, Barraco accorcia con un altrettando valido gioco in pitturato, mentre la bomba di Guagliardi e i liberi di Casale rimettono paura ad una Citysightseeing che non può cullarsi sugli allori. Dopo uno 0-5 arriva anche per Palestrina la possibilità di andare in lunetta e incrementare così il punteggio coi liberi di Rossi e Baroni, non basta a scrollarsi di dosso i romani che hanno persino la palla per impattare prima di essere infilati in transizione da Rossi. Il +4 di metà gara lascia aperta ogni soluzione.
Samoggia finalmente rompe il ghiaccio, primi due punti per lui, che nell’azione successiva viene fermato e sulla prosecuzione arriva la bomba di Casale: 32-29. Palestrina sembra comunque averne un pizzico in più, Di Giacomo non tradisce e mette la ciliegina con l’assist per Brenda che ristabilisce il +9. Longano però avrà ben presto nuove preoccupazioni, l’Eurobasket accorcia, c’è un minuto di sospensione ma Rossi raggiunge la terza penalità personale e deve risparmiare energie per l’ultimo quarto. Nel frattempo Vaiani azzecca la tripla centrale che vale il 38-36 con dedica al pubblico, Palestrina è stordita e si fa bucare anche dall’angolo per un velocissimo e improvviso sorpasso. Nulla da temere, Di Giacomo guadagna la nuova parità e sul rimbalzo d’attacco Brenda è lesto a ribadire a canestro: 41-39. Momento positivo proseguito da Perna e Baroni in accelerazione, ora il time-out è degli ospiti, ma Vaiani si divora due liberi. Ci pensa allora Montesi a mettere una pezza, Palestrina non trema e con due 1/2 sul finale di quarto si mantiene a distanza di sicurezza.
I romani sbagliano ancora dalla linea della carità, dopo una fase confusa e quasi tre minuti di digiuno gli uomini di casa sbrogliano la matassa con Omoregie (49-41), e possono di nuovo contare su Rossi che non tradisce. Cinque punti in fila, con una bellissima tripla che da il là alla fuga (54-42), gli avversari litigano ad oltranza con la retina e Palestrina ne approfitta, innescando nuovamente Samoggia capace anch’egli di incamerare cinque punti d’oro: è +15. Restano cinque minuti da giocare ma non sembra esserci verso per riaprire la contesa, la Citysightseeing imperversa e negli ultimi giri di lancette Bongiorno perde prima Casale e poi Vaiani per falli, sul 70-48 con l’imperiosa schiacciata di Omoregie i festeggiamenti sono ormai iniziati. Si gioca solo per le statistiche e alla fine ne viene fuori un 75-54 che legittima il predominio sui 40 minuti di una Palestrina che non vuole saperne di arrestare la sua rincorsa.