Ecco la scheda del nuovo coach.

L’allenatore romano classe 1965, con alle spalle una ventennale carriera, ha diviso la sua esperienza tra Lazio e Sardegna, divenuta terra d’adozione. Andando per gradi dopo gli inizi nel settore giovanile del Banco di Roma e la successiva gavetta che lo ha portato anche al ruolo di assistente di Attilio Caja, è approdato sull’isola a Nuoro (alla Gennargentu) per passare nel 1999 a Sassari in A2 cercando invano di salvare la squadra sarda nonostante una prodigiosa rimonta finale. Rimasto sulla panchina a seguito del ripescaggio, termina la sua avventura dopo tre iniziali sconfitte e non riesce nel miracolo neanche l’anno successivo in B d’Eccellenza con il Cagliari, sconfitto nell’ultima gara di spareggio. Dopo la parentesi romana sponda Tiber dove sfiora le Finali Nazionali Juniores, accetta la proposta di Olbia in B2 e guida una formazione giovanissima ad una storica cavalcata, arrestata solo da Veroli nella finalissima. Anche qui il ripescaggio porta la Terra Sarda in terza serie, il 2003/2004 si conclude tuttavia con la retrocessione.
Passa dunque a Ferentino dove lascia la panchina solamente dopo la sfortunata finale di Coppa Italia, ma la formazione ciociara dopo un ottimo campionato salirà dalla serie C1 anche grazie al concomitante “repechage” di Palestrina.
Carosi riprende la sua carriera in Sardegna, prima a Cagliari nel femminile, poi  nella “sua” Nuoro dove coltiva un importante progetto giovanile che porta negli anni alla scoperta di interessanti leve, tra cui il figlio Andreas oggi alla Stella Azzurra.

Le due ultime stagioni le spende ad Alghero in A2 femminile, anche qui alternando a campionati interessanti il lavoro in palestra con le giovanissime atlete con altrettanto importanti risultati sia a livello individuale che di squadra. (Fila)

Un giovane Andrea Carosi (a dx nella foto) insieme ad una vecchia conoscenza del basket prenestino: Maurizio Polidori