Il saluto ad un altro protagonista: ciao Capitano

vita“Sei arrivato a Palestrina ormai 7 anni fa, in mezzo a una cordata riminese.
Pieno di te, aria snob, classico giocatore sulle sue, anche un po’ antipatico, ma dopo qualche mese tutti hanno imparato a guardare oltre quella cortina di fumo che mettevi di fronte a tutti per nascondere la tua anima.
Sei diventato prenestino dopo poco tempo, e mi hai sempre detto che ti piaceva la vita del paese, il calore che si percepiva per le strade e la genuinità delle persone.
Tutto questo ti ha sempre contagiato, e ti ha portato nonostante le tue esperienze via da qua a rimanere legato a questo paese e alle persone.
Due anni fa mi hai detto “Basta smetto! Non mi sento più di far parte di un mondo come quello della pallacanestro che non mi appartiene più, che ha sempre meno valori, e che ha sempre meno rapporti emotivi”….eh si perchè tu sei questo, alcuni valori che hai dentro li vivi a fondo e questo ti ha portato anche nella vita e nella pallacanestro ad essere additato come sbagliato, perchè la gente non comprendeva alcuni tuoi gesti (magari ogni tanto eclatanti eh!!) che erano sempre dettati dal tuo essere un po’ paladino della giustizia.
E cosi hai smesso, ma poi successe che io, Mauro e Giuseppe avevamo bisogno di te, la squadra aveva bisogno di te e tu non ci hai pensato un attimo ed è cominciata una nuova avventura, piena di alti e bassi ma che sicuramente ti hanno fatto tornare un grande amore per questo sport, per la gente, per i ragazzi nello spogliatoio, per i giovani.
Non sei sicuramente un personaggio facile, come tanti dicono, ma questi tanti dovrebbero conoscerti veramente prima di etichettarti.
Dovrebbero sapere dell’impegno e dei sacrifici che hai fatto, dovrebbero sapere di ogni qualvolta hai dovuto gestire i miei umori, di quanto tu abbia condiviso con me tutti i problemi quotidiani, di quanto tu sia stata la mia spalla in ogni situazione accompagnandomi in ogni cosa, anche la più sciocca, ma che rendeva tutto migliore.
Dovrebbero sapere quanto hai sofferto nel non aver potuto aiutare i tuoi compagni nella semifinale, di quanto ho visto i tuoi occhi vuoti quando abbiamo perso gara 4.
Dovrebbero sapere di quanto tu sia cresciuto, cambiato e ti sia ipercriticato nella tua vita per poter essere poi il giocatore che abbiamo voluto come Capitano, e l’uomo che tutti quanti hanno imparato ad apprezzare.
E di nuovo mi hai detto “Stavolta smetto”…stavolta credo sia vero…stavolta penso tu abbia ponderato questa scelta per te stesso…ed è giusto sia così….
Ti ho sempre appoggiato e ti appoggerò in ogni tua scelta, ma sicuramente questa non la posso condividere a pieno… è un pezzo di cuore che mi rimarrà vuoto, ma con la consapevolezza e la felicità che tu abbia deciso di vestire la nostra maglia come la tua ultima maglia.
Per l’ennesima volta hai dimostrato quanto rispetti questa Società, Mauro, Giuseppe, Fabiola nell’aver deciso che avresti concluso la tua carriera a Palestrina.
Grazie

Dovevamo trovare un modo per raccontare cosa è questo che non solo è un saluto ad un giocatore che ha vestito per quattro anni la nostra maglia ma anche il saluto ad un giocatore che ha deciso di smettere col basket.
Una sola persona poteva racchiudere questo pensiero ed è quello della G.M. Rossella Cecconi, la tua G.M.
Ci uniamo a quanto scritto, e ci piace pensare che quella tua magia in gara2 a Giulianova sia stato il tuo ultimo regalo. Forse non l’ultimo, ma poco importa.