Inizio shock poi è solo Palestrina: 81-66

CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Baroni 5, L.Perna 4, Rossi 32, Vitale , Omoregie ne, Di Giacomo 18, Cara 3, Brenda 8, S. Perna ne, Samoggia 11

All.: F. Longano

SENIGALLIA: Maddaloni, Locapo ne, Battisti 4, Pierantoni 15, Pasquinelli, Sartini 4, Catalani 11, Meccoli Matejka 23, Savelli, Perini 9

All.: A. Valli

Arbitri: Giacomo Dori di Mirano e Andrea Zangrando di Carbonera

Parziali: 18-20, 41-31, 63-48

La quinta forza del campionato fa visita al Palestrina gasato dal successo nel derby con la Stella. Bel gesto di sportività del Palestrina che, senza voler auto-incensarsi, consente agli ospiti giunti senza la tenuta da gara di indossare le magliette verdi da trasferta dei prenestini, all’insegna del fair-play e volendo a tutti i costi far parlare solamente il campo: complimenti. Brutto invece l’avvio, sia per un disorientamento che facilita l’opera della Goldengas che ne approfitta per volare 0-5, sia per un metro arbitrale subito discutibile che in pochi minuti fischia di tutto e di più ai danni dei locali. Ne fa le spese Rossi che stizzito dal secondo repentino e fiscale fischio rischia il tecnico, che prende Vitale peggiorando la situazione. Ma nel frattempo la Citysightseeing aveva prontamente recuperato sorretta dai giocatori più in forma, Rossi e Di Giacomo, prima di essere sorpassati nuovamente dai marchigiani. Il tutto avviene sul citato fischio a Vitale e poco dopo succede l’incredibile, lo stesso Vitale ha da ridire su un’infrazione che pare non aver commesso e avvicinandosi per protestare viene pesantemente etichettato dal primo arbitro in maniera gratuita e provocatoria. La reazione è scomposta e veemente, solo la collaborazione dei suoi compagni evita che il giocatore venga a contatto col fischietto che coglie al balzo l’occasione per mandare sotto la doccia il giocatore più rappresentativo del Palestrina. Pazzesco. Clima surriscaldato dopo pochissimi minuti ma da questo infausto momento nasce probabilmente la reazione decisiva che accompagnerà la Citysightseeing per tutto il resto del match. In area Di Giacomo ha un evidente vantaggio, servire a ripetizione il pivot romano è l’arma in più per recuperare il -4, in pratica tutti suoi i punti fino alla prima sirena, anche se Senigallia resiste e chiude 18-20. Bella partita soprattutto difensiva di Perna, in trance agonistica gli arancio verdi scappano avanti, sospinti ora anche da Samoggia che resta tuttavia ben controllato. Otto punti di fila, con Perna a suggellare il momento d’oro con un canestro che vale il +6. Due liberi sbagliati dallo stesso nr. 7 sono lo spunto per rinfocolare gli animi ospiti, capaci di annullare lo svantaggio in meno di due minuti fino al 26-26. Vacilla ma non molla Palestrina, fortunata nel trovare al momento giusto sempre il contributo di tutti i suoi elementi, si riapre lo show di Rossi che prima conquista il fondo restituendo il +2, poi inventa una tripla in sospensione e sigla il 31-26. Senigallia tramortita e trafitta anche da Baroni che ripaga la fiducia di Longano con un’altra bomba. Finale incandescente con una mano caldissima per Rossi, in verità vincente in tutti i duelli e imprendibile per chiunque in penetrazione. Nella festa si aggiunge Brenda e negli spogliatoi si torna sul 41-31. Si conferma l’ottimo rendimento del gruppo al completo di Palestrina, Cara entrato da poco trova il bersaglio nella prima azione della ripresa, altri tre punti e fuga confermata. Senigallia non cede, rosicchia qualcosa, i locali devono sudare per tenere a bada una pericolosa rimonta ma hanno più energie e lo testimonia la reattività di Brenda che a rimbalzo corregge per due volte, mentre Rossi continua nel momento di grazia trasformando in oro ogni possesso. Spettacolare il funambolico play nella finta di corpo che gli consente di correre verso la retina indisturbato, bravo nel conquistare un fallo dall’arco e incrementare il vantaggio in maniera forse incolmabile: 59-44. La bomba di Catalani non basta a rendere meno amaro il terzo quarto della Goldengas, Di Giacomo arrotonda (63-48). La difficoltà di realizzazione nell’ultimo periodo agevola il compito di Palestrina a cui basta amministrare e trovare quei pochi canestri che valgono la certezza del successo. Il PalaIaia si lascia andare dopo i sigilli di Baroni e di Samoggia, il 71-49 parla da solo e lascia sufficienti garanzie. La differenza di atteggiamento è evidente e non ci sono sintomi di un possibile calo, Catalani e Meccoli Matejka sono gli ultimi ad arrendersi, cercando quanto meno di salvaguardare la differenza canestri (+12). In particolare l’esterno di origine ceca conquista un paio di canestri con tiro libero supplementare, il distacco sembra diminuire dando così interesse al finale. La precisione di Rossi e Di Giacomo, anche in lunetta, rendono estremamente complicato il tentativo, Senigallia da fondo alle ultime energie e riesce a tornare -15, con gli ultimi possessi che Longano vuole gestire. Rossi con altri due viaggi dalla linea della carità riesce tuttavia a tenre i nervi saldi e portare a termine tutti gli obiettivi dei prenestini, vittoria ed anche differenza canestri ribaltata: 81-66, un grande risultato che non nasconde un pizzico di amarezza per il tremendo inizio vissuto sul quale si continuerà a parlare ancora per giorni.