Itop cede solo nel finale

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
BAWER MATERA
6 13 21 34 38 46 56 70
ITOP PALESTRINA
7 7 15 25 37 45
52 59

MATERA: Vico ne, Gilardi 19, Acito ne, Lovatti 10, Coviello 12, Franceschini 3, Lagioia 5, Defant 4, Martone 1, Grappasonni 16. All. Ponticiello.

PALESTRINA: Molinari ne, Nozzolillo , Di Salvatore 7, Rossi 17, Spippoli 6, Omoregie 5, Di Manno ne, Ricciardi 22, Rischia 2, Capitanelli . All. Galetti.

Anticipo del sabato sera Matera-Palestrina, a pochi giorni dall’infrasettimanale. Torna Capitanelli, non ci sono Sperduto e Coraggio, le squadre a referto con quattro senior e sei under, per Matera Vico in panchina acciaccato.
Inizio falloso per entrambe, tanti errori e solo Rossi per la Itop e Gilardi per la Bawer bucano la retina (2-3), poi un piccolo parziale manda sopra i lucani con il lungo Franceschini alla prima tripla stagionale. Capitanelli si fa sentire nel pitturato e Ricciardi insacca finalmente dopo quattro tentativi, e si ripete per il nuovo vantaggio (6-7). Nella sagra degli errori arriva il momento dell’ex Lagioia, letale all’andata, per lui i primi tre punti, a cui segue un preciso 2/2 ai liberi (11-7); sono proprio i personali dalla lunetta a fare finora la differenza, e la Itop paga la leggera flessione con un -6 alla prima sirena.
Concretizza poco Palestrina e i padroni di casa si assicurano un sostanzioso allungo con Defant e Lovatti, Rischia e Spippoli firmano il primo canestro e riportano la Itop a -7, anche Omoregie realizza ed è 21-15 ma si tratta di un ritorno effimero, giusto il tempo di una fiammata bianco azzurra che nel frattempo ha visto Lagioia uscire dal campo infortunato. Gilardi ha punti nelle mani e si materializza un preoccupante 28-15, con doveroso time-out da parte di Galetti. Torna Rossi nei cinque, Ricciardi guida la riscossa nonostante un aggiuntivo fallito, Omoregie concede il bis (28-21), ora la gara si accende e migliorano le percentuali, un botta e risposta che lascia tutto immutato e un Matera sempre saldamente al comando: 34-25 all’intervallo.
La Bawer continua a respingere gli attacchi di una Itop senza timori reverenziali, tre canestri in successione, tra cui Di Salvatore, riavvicinano il distacco a cinque lunghezze (36-31), l’esterno di Frosinone mette anche la tripla che segue al canestro di Defant per il -4, la contesa è viva e di lì a poco anche Ponticiello è costretto ad un minuto di sospensione. Ricciardi dall’angolo firma il 38-37 e nel giro di due minuti giunge anche il sorpasso, con Rossi e Spippoli da sotto. Qualche fallo lamentato dai prenestini che non si disuniscono, ma falliscono dei contropiede che potrebbero sancire un mini-allungo. Matera tiene botta e torna sopra, mentre i lunghi ospiti sono gravati di falli, Spippoli con quattro, Capitanelli ed Omoregie a tre, situazione non facile per Galetti. Nell’ultimo minuto Ricciardi da due rimette a -1 Palestrina, ultimo quarto che si fa interessante, in un match però con errori a raffica.
Quarto fischio subito per Capitanelli, la Itop lotta con grinta e tiene un punto di vantaggio, Di Salvatore molto più concreto e di fronte le difficoltà la panchina materana è costretta a gettare nella mischia un Lagioia ancora malconcio. Omoregie divora entrambi i liberi in una delle poche occasioni dei laziali, Rossi cattura la carambola e viene fermato scorrettamente, per lui un 1/2 e parità a quota 50. Grappasonni realizza dal perimetro, Rossi ci mette una pezza, ma Coviello a conferma di una serata super conclude un gioco da tre punti e diventano due i possessi di differenza, nel frangente decisivo viene fuori la determinazione degli uomini di casa, ingenui solo nell’antisportivo su Rossi, mal sfruttato (58-54), Di Salvatore restituisce subito il regalo ma Lagioia lo rifiuta.
Deficitarie le percentuali dall’arco per Palestrina, che rallenta e perde sia Di Salvatore che Omoregie, l’inerzia gira definitivamente dalla parte dei lucani che pescano pure la bomba allo scadere dei 24” con Grappasonni (65-55), partita chiusa con un minuto rimanente, scorrono via gli ultimi secondi con le squadre ferme e Lovatti che invece va a cercare e trovare la tripla, in maniera poco sportiva, termina 70-59. Regge praticamente per tutto l’incontro una coraggiosa Itop, giunta alla fine limitata e con sul groppone molti errori che potevano condurre ad un finale davvero palpitante.