Palestrina stellare e vola in finale: 87-98

STELLA AZZURRA ROMA: Corbinelli, Panopio 19, Alibegovic 3, Ianelli 3, Caceres 10, Bayehe 5, Drocker 10, Rodriguez 21, Cassar 11, Eboua, Donadio 2, Digno. All: D’Arcangeli
CITYSIGHTSEEING PALESTRINA: Gatti 17, Fiorucci 4, Alessandri 24, F. Rossi 1, G. Rossi 14, Barsanti 16, Duranti, Cecconi, Mattei, Paesano 7, Gobbato, Visnjic 15. All: Lulli
Parziali: 17-35, 43-52, 60-76

Archiviata gara-3 si torna con le formazioni quasi al completo per l’ultima all’Altero Felici. Curiosità per una serie che sta regalando emozioni, con un principio a tinte nerazzurre dando l’impressione che Rodriguez possa riprendere il discorso interrotto. Ma che sia un altro Palestrina lo si capisce dalla determinazione con cui Barsanti risponde da tre e Alessandri si conquisti un fallo (antisportivo) in ripartenza. Gli ultimi istanti in cui la Stella Azzurra sarà in vantaggio sono quelli del 12-9 poi Paesano indica la via e Visnjic lo segue con un’altra bomba. Lo spartito è guidato dal maestro d’orchestra Alessandri, perfetto e visibilmente il migliore in campo, innescando le bocche da fuoco Rossi, Barsanti e Visnjic che impartiscono una severa lezione. Sul 14-23 è poi lo stesso capitano a firmare i liberi del +11 proseguendo lo show con un gioco da tre punti e la tripla di un incredibile 16-31. I tecnici a Bayehe e la panchina romana aiutano Alessandri e Palestrina ad incrementare il vantaggio, assist del playmaker ed appoggio di Gatti, poi ci pensa Paesano ad aprire la ripresa accumulando il massimo vantaggio: 17-38. Reazione più di nervi che altro per la Stella Azzurra, provando a fomentare la bagarre nella quale il quintetto arancio verde è vittima a ripetizione di contatti duri spesso non sanzionati, tanto da innervosire un match che ha un solo padrone. I sei punti in fila degli stellini non incutono ansia, Rossi riprende il discorso con la retina e Barsanti chiude un parziale che attesta la forbice a +16. Reagisce il toscano all’ennesima provocazione generando un antisportivo e un periodo favorevole agli uomini di casa, aiutati dalla fortuna nelle conclusioni improvvisate di Cassar e Rodriguez. Il 52° punto del primo tempo è opera del solito Alessandri ma il finale è incredibile, con la beffa di subire ai propri danni un’espulsione quando Paesano in allontamento sbaglia cadendo ma venendo sanzionato col tecnico, con bis a stretto giro dopo un applauso al pubblico. Espulsione che non viene digerita dall’ambiente prenestino dopo il metro arbitrale permissivo, tanto che all’intervallo è 43-52.
Quindici minuti di riposo per riprendere fiato e dare nuova sostanza alla fuga, Gatti da tre si sblocca e fa 43-57, Rossi fa altrettanto e costringe Caceres agli straordinari per accorciare. Unico vero momento di possibile riavvicinamento dei locali, Donadio e ancora Caceres portano il divario a sette lunghezze. Si gioca la carta del timeout Palestrina, c’è solo da registrare qualcosa e infatti la macchina arancio verde romba con Alessandri che aggiunge un assist e un canestro da sotto. Alla compagnia si aggiunge Barsanti che inizia a martellare da lontano (56-70) col solo Panopio che nulla può per far riemergere i suoi. Due viaggi in lunetta e il solido Gatti archiviano il terzo quarto: 60-76. Traguardo vicino e Barsanti accelera i tempi per i festeggiamenti con due bombe pazze e un assist per Gatti che dall’altra parte si rende protagonista della stoppata che annienta le speranze romane: 62-88. Ultimissimo sussulto nerazzurro col break che vale il 71-88 ma Palestrina trova altre forze in Fiorucci e nella decisione a cronometro fermo (31/34 stasera). Allora il pubblico di fede arancio verde fa partire i canti di vittoria e anche sul campo si respira già aria di finale, non scalfisce la severa espulsione per doppio antisportivo di Barsanti, si deve solo applaudire al ritmo forsennato che porta in dote i punti dei subentrati Federico Rossi e ancora Fiorucci fino alla quota 98 difesa dall’orgoglioso assalto finale dei padroni di casa che vogliono onorare la contesa ma si inchinano alla forza di un Palestrina davvero stellare nel momento decisivo. Finale conquistata (la seconda consecutiva) e sfida lanciata ai prossimi avversari.