Per la Itop missione compiuta a Giugliano

ANDAMENTO INCONTRO 5′ 10′ 15′ 20′ 25′ 30′ 35′ FINALE
TECFI GIUGLIANO 9 18
28 33 42 51
62 73
ITOP PALESTRINA 10 19 29 39 51 62
72 80

GIUGLIANO: Covino, LECCIA 7, D’ORTA 7, PIETROLUONGO 18, LONCAREVIC 16, CARBONE 2, Orefice 13, ZAMO 10, Maisto ne, Brillante ne.

All.: F. D’Addio

PALESTRINA: Baroni ne, Quartuccio , Molinari 2, NOZZOLILLO 6, RICCIARDI 16, LORENZETTI 21, ANGELI 21, TABBI 4, Brenda 10, Cara ne.

All.: R. Cecconi

Arbitri: Giuseppe Petrone di Fisciano (SA) e Sergio Petraccaro di Pellezzano (SA)

Occasione da non fallire per la Itop per dare seguito alla bella vittoria con Agropoli. Reparto lunghi quasi azzerato dalla squalifica di Omoregie, c’è titolare Tabbi e nel primo quarto è proprio quest’ultimo a chiudere il primo mini-break ospite (5-10) in una fase comunque viva ed equilibrata. Ecco infatti il repentino scatto d’orgoglio dei campani che permette alla Tecfi di piazzare dieci punti in fila (bene l’ex S.Antimo Zamo) complice pure un fallo tecnico preso da Lorenzetti che viene sostituito. Passato il momento peggiore, la Itop contraccambia il parziale e a cavallo tra primo e secondo quarto torna a condurre anche con buono scarto. Le triple di Ricciardi ed Angeli valgono il 18-25, poi qualche libero in più aiuta la risalita di Giugliano, ricacciata indietro sia dal preziosismo in area di Angeli che dalla penetrazione di Molinari sulla quale si fa anche male D’Orta. Partita atipica che Palestrina soffre, torna sotto (30-29, sempre Zamo) e solo sul finire di primo tempo assesta la zampata migliore. Tabbi conclude nel pitturato, Angeli si mette in proprio con bomba e penetrazione, mentre sui liberi sbagliati da Ricciardi c’è Lorenzetti a correggere a canestro a un secondo dalla sirena: 33-39.
Arancio verdi più incisivi nella ripresa, Lorenzetti arma la mano e si rende pericoloso anche più vicino al canestro, solita partita di sacrificio e agonismo per Brenda che trova la retina con regolarità, tutto questo sommato alla tripla di Nozzolillo, la seconda della serata, permettono alla Itop di elevare il suo margine di vantaggio (46-62). Partita chiusa? Non esattamente, un indizio arriva dai cinque punti che archiviano il terzo quarto restituendo interesse alla contesa, e il secondo indizio lo porta ben presto l’ultimo quarto. Pietroluongo si carica di responsabilità, Zamo si conferma elemento cardine della riscossa giuglianese, Palestrina si ritrova a fronteggiare una “zonetta” che imbriglia i portatori di palla e approfitta della vena momentaneamente assente dei tiratori. Si giunge sul 58-63, che serve da monito agli ospiti, capaci tuttavia di ritrovare ossigeno con incursioni in area su cui la Tecfi può ricorrere solo al fallo. Angeli ristabilisce la doppia cifra di vantaggio dalla linea della carità, sembra nuovamente fatta e invece i padroni di casa producono un altro scatto pauroso, con conclusioni mai affrettate che trovano il fondo della retina. Martellano il ristabilito D’Orta e Orefice, per un pericoloso 70-74 a qualche minuto dal termine. Lorenzetti però sfrutta il fisico in area e coglie due canestri fondamentali, quelli che piegano le ultime resistenze dei campani e fanno avvicinare alla Itop i due punti. Termina 73-80 e Palestrina coglie il secondo sorriso consecutivo, guardando con maggior fiducia alla fase conclusiva della regular-season.